Quadro del momento

"Pygmalion & Galatea"
by Jean-Leon Gerome (1824-1904)
The Bridgeman Art Library, London

Pigmalione, era re di Cipro e anche un abilissimo scultore ma non aveva né voglia né tempo per pensare all'amore. Afrodite volle vendicarsi per questo disprezzo nei confronti dell'amore e decise di far innamorare Pigmalione, punendolo. Fece innamorare Pigmalione di una statua di avorio, che il re stesso aveva scolpito, una statua di una fanciulla molto bella. Da quel giorno il re non ebbe più pace, passava giorno e notte a contemplare la statua, a declamare il suo amore per lei, ad accarezzarla, baciarla, ma a tutte le sue attenzioni la statua restava muta, fredda e insensibile. Pigmalione supplicò tanto Afrodite affinché lo guarisse da quell'insana passione per la statua, ma la dea si divertiva molto a vedere il re spasimare per una statua d'avorio, poi però ebbe pietà e con un tocco delle sue divine mani la statua si trasformò in una giovane fanciulla che Pigmalione sposò e da cui ebbe un figlio, Pafo.

Syr@, 02/09/2008 20.39:

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Jean-Leon Gerome-Pigmalione e Galatea, 1881 circa


Ecco il mito:
"Pigmalione, re di Cipro, era anche uno scultore e aveva modellato una statua femminile, nuda e d’avorio, che egli stesso aveva chiamato Galatea, (dal greco gala, galaktos, latte), della quale si era innamorato considerandola, come tutti gli innamorati, il proprio ideale femminile, superiore a qualunque donna, anche in carne e ossa, tanto da dormire accanto ad essa sperando che un giorno si animasse.

A questo scopo, nel periodo delle feste rituali in onore di Afrodite, Pigmalione si recò al tempio della dea, pregandola di concedergli per sposa l’essere creato dalle sue mani, rendendola una creatura umana: la dea acconsentì. Egli stesso vide la statua animarsi lentamente, respirare e aprire gli occhi.

Pigmalione e Galatea si sposarono ed ebbero un figlio di nome Pafo, che fu poi nome di una città di Cipro, famosa per un tempio dedicato alla dea dell’amore e altro nome della stessa Afrodite.

Ovidio descrisse così, secondo il tema del suo scritto, la metamorfosi di un essere inanimato, ma alla base del mito vi è la banale adorazione di un idolo, ma la dedizione dell’artista al prodotto della sua arte che si spinge fino alla immedesimazione e al congiungimento con esso, ottenuto attraverso la ricerca di Afrodite, cioè della bellezza e dell'amore." (cito Wikipedia)

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MA IO DICO DOC!!!!
MA MI COPI I POST???????

...scusami collega...non volevo...però cacchio....ghghgh il mio è il tuo visto dal davanti ghghgh....bellissima la presa del tuo ma vorrei farti notare il seno che delicatamente si appoggia al braccio destro del mio pigmalione.....molto sensualeee^_^

Sisi....li ho entrambi, ma ho scelto quello in particolare perchè mi piace come è resa Galatea...quello sfumare dal bianco del marmo al rosa della pelle...e poi ha un sedere così bello!!!
L'ho postato perchè mi piace il significato del mito:
"La dedizione dell’artista al prodotto della sua arte si spinge fino alla immedesimazione e al congiungimento con esso, ottenuto attraverso la ricerca di Afrodite, cioè della bellezza e dell'amore"


E se devo essere sincera questo mito l'ho conosciuto una mattina guardando POLLON!!!

Fiorella - olio su tavola 39 x 77 - anno 2006 - c/o Galleria "La Telaccia" - Torino -FlavioBenetti

Jean Andrè Rixens -La morte di Cleopatra-

The Death of Cleopatra - 1892
by Reginald Arthur (d. 1896) - Roy Miles Gallery, London

mi piacciono tantissimo tutti e due....^_^

Troppo belli Doc!!!

Essendo che in questo periodo sto attraversando la mia fase "romantica" posto questo:


DICKSEE - ROMEO E GIULIETTA, 1884

SIR ROBERT LEINGHTON - THE DAFNEPHORIA , 1875




ED ECCO I PARTICOLARI!


La Daphnephoria era una festa che si teneva ogni nove anni a Tebe(Beozia) in onore di Apollo Ismenio o Galaxio.
La festa consisteva in una processione, la cui figura princepale era un ragazzo di buona famiglia e di nobile aspetto che doveva avere entrambi i genitori in vita. Di fronte a questo ragazzo, chiamato Daphnephoros (alloro al portatore), camminava uno dei suoi più vicini parenti, che trasporta un ramoscello d'ulivo con appesi alloro e fiori. Il primo portava in processione un polo, che presentava in alto una palla di bronzo Un'altra palla più piccola era immessa nel centro, quindi ornata di nastri viola e zafferano. Le sfere indicavano il sole, le stelle e la luna, mentre i nastri i giorni dell 'anno, essendo in numero 365.
Il Daphnephoros, porta una corona d'oro, o una corona di alloro, riccamente decorata. Era seguito da un coro di fanciulle supplicanti che cantavano un inno al dio. Al Daphnephoros era dedicato un treppiede di bronzo nel tempio di Apollo.

Allora...Caravaggio artista supremo!...e questo si sa!!!hihi

Io davanti a questo piangevo come una scema tanto è bello e tanto l'emozione!!!



CARAVAGGIO-LA CHIAMATA DI S.MATTEO, 1599-1600

I suoi quadri sono supremi nel loro insieme ma io rimango ancora + colpita dai particolari!!!

caravaggio non si commenta neanche tanto è immenso!

Io per oggi sono più modesta : metto un disegno della mia amica Séverine che ho fatto incorniciare e ho messo nel punto più visibile della casa talmente mi piace.

Che ve ne pare?

Bellissimo Aladdine!!!lo ha fatto una tua amica davvero???

wow!! bello il soggetto...i colori...

bello....mi incuriosisce...perchè visto che è girata stà andando e guardando da tutt'altra parte....e dà l'impressione che effettivamente ci sia vita attorno a lei...

Olio su tela
Senza titolo
MIHAELA LIDIA ANITEI

Dottore Pannunzio, 10/14/2008 1:35 AM:

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bello....mi incuriosisce...perchè visto che è girata stà andando e guardando da tutt'altra parte....e dà l'impressione che effettivamente ci sia vita attorno a lei...

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In effetti anche a me piace il fatto che sia girata, se non altro per il drappeggio dell'abito.

Séverine mi ha detto che è una donna che sta finendo di vestirsi, e in effetti si vede che si sta infilando un guanto.

Ha scelto questa perchè sa che mi piacciono gli abiti.

1888 John William Waterhouse The Lady of Shalott

P.S. per chi volesse, metto il link da dove ho preso questo quadro ce ne sono interessantissimi.....

images.google.it/imgres?imgurl=http://www.jim3dlong.com/1778_John_Singleton_Copley_Brook_Watson_and_the_Shark-wR400.jpg&imgrefurl=http://www.jim3dlong.com/modern-05.html&h=337&w=400&sz=54&hl=it&start=50&um=1&usg=__qlFzwJGSDuSUZro37RYJOwqEenk=&tbnid=veMUPYEwVmZ_iM:&tbnh=104&tbnw=124&prev=/images%3Fq%3Djohn%2Bzoffany%26start%3D36%26ndsp%3D18%26um%3D1%26hl%3Dit%26client%3Dfirefox-a%26rls%3Dorg.mozilla:it:official%26hs%3D2fR%...

Monster
Charles Burton Barber

VON STUCK - IL BACIO DELLA SFINGE, 1895

ottima la sfinge.....

Gustave Dorè(lo consiglio fatevi un giro su google)


Andromeda

Andromeda è una figura della mitologia greca, figlia di Cefeo e di Cassiopea, sovrani di Etiopia (un territorio in realtà situato tra la Palestina e il Mar Rosso, ben lontano quindi dall'attuale stato dell'Etiopia).
Indice

Il mito
Le disgrazie di Andromeda cominciarono il giorno in cui sua madre sostenne di essere più bella persino delle Nereidi, un gruppo di ninfe marine particolarmente seducenti. Le Nereidi, offese, decisero che la vanità di Cassiopea aveva decisamente superato i limiti e chiesero a Poseidone, il dio del mare, di darle una lezione. Per punizione, Poseidone mandò un mostro terribile (alcuni dicono anche un'inondazione) a razziare le coste del territorio del re Cefeo. Sbigottito per le devastazioni, con i sudditi che reclamavano una sua reazione, l'assediato Cefeo si rivolse all'Oracolo di Ammone per trovare una via d'uscita. Gli fu detto che per quietare il mostro doveva sacrificare la sua figlia vergine: Andromeda.

Ecco che allora l'innocente Andromeda fu incatenata a una costa rocciosa per espiare le colpe della madre, che dalla riva guardava in preda al rimorso. Secondo la leggenda questo evento si verificò sulle coste del Mediterraneo, a Joppa (Giaffa), la moderna Tel Aviv. Mentre Andromeda se ne stava incatenata alla rupe battuta dalle onde, pallida di terrore e in lacrime per la fine imminente, l'eroe Perseo, fresco dell'impresa della decapitazione di Medusa la Gorgone, capitò da quelle parti. Il suo cuore fu rapito alla vista di quella fragile bellezza in preda all'angoscia.

Il poeta latino Ovidio nel suo libro Metamorphoses ci dice che Perseo in un primo momento scambiò Andromeda per una statua di marmo. Ma il vento che le scompigliava i capelli e le calde lacrime che le scorrevano sulle guance gli rivelarono la sua natura umana. Perseo le chiese come si chiamava e perché era incatenata lì. Andromeda, completamente diversa dalla sua vanitosa madre, in un primo momento, per timidezza, neanche gli rispose; anche se l'attendeva una morte orribile fra le fauci bavose del mostro, avrebbe preferito, per modestia, nascondere il viso tra le mani se non le avesse avute incatenate a quella roccia.

Perseo continuò a interrogarla. Alla fine, per timore che il suo silenzio potesse essere interpretato come ammissione di colpevolezza, gli raccontò la sua storia, che interruppe improvvisamente, lanciando un urlo di terrore alla vista del mostro che, avanzando fra le onde, muoveva verso di lei. Un attimo di pausa, per chiedere ai genitori di Andromeda di concedergli la mano della fanciulla, e Perseo si lanciò contro il mostro, lo uccise con la sua spada, liberò l'estasiata Andromeda fra gli applausi degli astanti e la fece sua sposa. Più tardi Andromeda gli diede sei figli, compreso Perses, progenitore dei Persiani, e Gorgofonte, padre di Tindaro, re di Sparta.

*wikipedia*

Syr@, 10/9/2008 2:34 PM:

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Troppo belli Doc!!!

Essendo che in questo periodo sto attraversando la mia fase "romantica" posto questo:


DICKSEE - ROMEO E GIULIETTA, 1884

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Miiii! che bello questo!!

Bello Doc!!!
Era da tempo che volevo informarmi sul mito di Andromeda!!