La Banca centrale europea "ritiene che le prospettive economiche siano soggette a maggiori rischi al ribasso, connessi principalmente a uno scenario di perduranti tensioni nei mercati finanziari con ricadute sull'economia reale più negative di quanto previsto al momento". Lo afferma la Bce nel bollettino mensile di ottobre.
"Ulteriori rischi al ribasso - aggiunge l'Eurotower - sono associati a possibili nuovi incrementi dei prezzi, fortemente variabili, dei prodotti energetici e alimentari, nonché all'eventualita' di andamenti disordinati legati agli squilibri mondiali e di crescenti spinte protezionistiche".
Chiodo fisso
Nonostante l'intervento di ieri sui tassi di interesse, il bollettino riconsce che con l'indebolimento della domanda nell'eurozona, "i rischi per la stabilità dei prezzi sono in qualche misura diminuiti" ma al tempo stesso "non sono venuti meno" i rischi di una spirale inflazionistica. Per la Bce il livello dell'inflazione "è tuttora preoccupante" e che il tasso sui dodici mesi "dovrebbe mantenersi ben al di sopra del livello coerente con la stabilità dei prezzi per un certo periodo".
Massima inceretezza
Con il recente aumento delle turbolenze nei mercati finanziari l'incertezza ha raggiunto un livello "straordinariamente elevato", che "rende difficile una valutazione dele prospettive economiche di breve-medio termine".
Spiragli
Per la Bce tuttavia il calo dei prezzi del petrolio e la crescita delle economie emergenti "potrebbero sostenere una graduale ripresa nel corso del 2009".
Indietro tutta
Appena un mese fa la stessa Bce, pur rilevando rischi al ribasso per la crescita, diceva di attendersi che alla fase attuale di debolezza "faccia seguito una graduale ripresa". E il 3 luglio scorso Jean Claude Trichet motivava la stretta della Bce sui tassi di interesse con la necessità di tenere sotto controllo soprattutto l'inflazione, perché i fondamentali dell'economia dell'area euro lasciavano prevedere una ripresa.
Debito pubblico
Non manca, nel bollettino Bce, l'ormai consueto richiamo a Italia e Portogallo: qui "il
disavanzo strutturale ha registrato una lieve diminuzione nel periodo recente, ma non in misura sufficiente a fornire un margine di sicurezza adeguato rispetto al limite del 3% del Pil". L'Italia, spiega l'Eurotower, insieme a Grecia,Francia e Portogallo, è tra i paesi che "si distinguono per non essere generalmente riusciti a rispettare le disposizioni del meccanismo preventivo (del Patto di stabilita' ndr) nell'ultimo decennio". "In tali paesi - prosegue l'Eurotower - i disavanzi
strutturali sono stati persistentemente elevati, per effetto di revisioni al rialzo ex post dei dati di disavanzo o del fatto che l'attuazione di misure correttive è stata sistematicamente
rimandata".
fonte: rainews24.it
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Under the moon I hold a wake for a promise torn
Mortally wounded, feeling sheltered me
Once again, my shadow will enter your life
Time to walk with me the last mile...