Re: Re:
grazie cali per il tuo contributo, grazie veramente perchè riesci proprio a far emergere tutta la mia pignoleria anche quando avevo deciso di non dire altro visto che mi sembrava molto chiaro il mio intervento, ma mi dai lo spunto per farti il culo a strisce e chi sa resistere.
Dottore Pannunzio, 27/01/2010 12.46:
ahh ok...ma mi è venuto un dubbio.....il titolo/canzone usato/a come risposta deve rappresentare per noi la risposta oppure contenere nel titolo o nel testo la risposta?
mi spiego, nella domanda sul momento preferito della giornata è giusto mettere un titolo che ha a che fare con un momento della giornata o magari con il titolo di una canzone che noi ascoltiamo in un momento della giornata che ce lo fa qualificare come migliore??
ahahahah spero di essermi spiegato^_^
oppure
oppure cong. [comp. di o2 e pure]. – Forma rafforzata della cong. o,
con più forte valore disgiuntivo: lo compri subito, oppure vuoi ripensarci?; spesso col senso di «se no; in caso contrario»: dovrà smettere di dare fastidio, oppure se ne pentirà; anche in principio di frase, per introdurre un’ipotesi diversa, per affacciare un’altra proposta, e sim.: oppure, sai come si potrebbe fare? Nello scritto, è spesso adoperato al posto del semplice o per evitare confusioni, secondo i casi, con l’o vocativo, col nome della lettera o, col segno del numero zero, o anche per evitare l’incontro con un’altra o iniziale di parola (spec. oggi che la forma eufonica od è pressoché uscita dall’uso).
disgiuntivo
disgiuntivo agg. [dal lat. tardo disiunctivus, der. di disiungĕre «disgiungere»]. – 1. Che disgiunge; che ha la funzione di disgiungere. In partic.: a. In grammatica, congiunzioni d., le cong. o, oppure, ovvero, che uniscono sintatticamente due elementi della proposizione o del periodo,
dei quali uno esclude l’altro o si pone in alternativa all’altro (o tutti o nessuno; verrò stasera oppure domani); proposizioni d., le prop. coordinate introdotte da una congiunzione disgiuntiva (come per es. le due prop. o mi aiuti o mi lasci in pace); proposizione interrogativa d. (o doppia), forma particolare di proposizione dubitativa contenente un dilemma (per es.: non so se accettare l’incarico o rifiutarlo). b. Nella logica, proposizione d., quella che esprime un’alternativa, sia in senso positivo, sia in senso negativo (A è B o C; A non è né B né C); sillogismo d., quello che ha come premessa maggiore una proposizione disgiuntiva (A è B o C, ma A è B, dunque A non è C). 2. Nella critica testuale, errori d. (o separativi), quelli che, trovandosi in un codice (A) e non in un altro (B) ad esso strettamente affine, escludono la derivazione diretta di B da A, quando vi sia certezza che B non è stato emendato.
treccani.it
alternativa
questo lo hai già cercato tu.
ok....adesso....
Syr@, 01/02/2010 18.29:
...cmq dovremmo fare la stessa cosa come diceva però il doc: rispondere a delle domande con delle canzoni ma non necessariamente tutte di un unico artista o gruppo...canzoni che rispecchiano la domanda o col testo oppure semplicemente come sound!
Che ne dici??
...C@li..., 01/02/2010 19.16:
sarebbe una
bella alternativa...che presuppone andarsi a cercare il significato dei testi delle canzoni proposte, io molti testi non li conosco proprio
...e penso pure che ci starei un'eternità a scegliere le risposte tra tutte quelle possibili
perchè.....quando syra ti fa notare l'alternativa che io avevo proposto la definisci bella e quando la propongo io la definisci "da complicarsi la vita" e la rifiuti di malomodo?
Solo questo!...odio l'attacco preventivo nei miei confronti lo sai bene te l'ho sempre detto....scusami se sono così....ma fin quando mi renderò conto prima e meglio di te di questo potrò sempre prenderla con filosofia.....
....buona sfogliata di vocabolario!