Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio, un sisma di grado 7,0 della scala Richter ha colpito la regione della capitale Port-au-Prince, provocando secondo le stime decine di migliaia di vittime. Sono circa 2 milioni i bambini coinvolti dal disastro, moltissimi quelli sopravvissuti ai propri genitori.Le scosse hanno provocato danni immensi: è tuttora difficilissimo muoversi o comunicare nel paese. Raso al suolo anche il quartier generale delle forze di pace ONU nel paese caraibico (guarda il video): morti il capomissione Hedi Annabi e 200 "Caschi blu".
Haiti è il paese più povero e più densamente popolato del continente americano e dell'intero emisfero occidentale (è al 148° posto su 179 Stati nella graduatoria dello sviluppo umano) e ha una lunga storia di tragedie naturali e violenza politica alle spalle. Circa il 45% della popolazione è costituita da bambini e ragazzi.
A tre giorni dal devastante terremoto che ha colpito l’isola caraibica radendo al suolo la capitale Port-au-Prince, i primi soccorritori si sono trovati di fronte solo scene di morte, devastazione e saccheggi, mentre mancano ancora all’appello un centinaio di italiani e si teme per la sorte di almeno due di loro. “La situazione è anche peggio di quanto mostrano le tv. Mancano acqua potabile e cibo, le vittime sono ammassate in strada”, ha detto l’ambasciatore di Haiti a Roma, Geri Benoit.
La Croce rossa haitiana stima in circa 50 mila i morti, mentre i feriti ed i senzatetto sarebbero addirittura tre milioni su una popolazione di poco più di nove. Esasperati per i ritardi negli aiuti, gruppi di superstiti hanno eretto a Port-au-Prince blocchi stradali utilizzando anche i cadaveri delle vittime del sisma.
Credo che qui sia importante parlare pure di queste cose, eccovi alcuni modalità d'aiuto:
Agire onlus, appoggiata dal Ministero degli Esteri, dà la possibilità di donare 2 euro per ogni sms inviato al 48541 da cellulari Tim e Vodafone o tramite un telefono di rete fissa Telecom.
La Fondazione Francesca Rava, la cui testimonal d’eccezione è da tempo Martina Colombari, coordina gli aiuti e gestisce l’unico ospedale della capitale che ha retto l’urto del terremoto. Per donare si può utilizzare il bollettino postale (c/c postale 17775230) oppure fare un bonifico bancario sul c/c IBAN IT39G0306234210000000760000 indicando come causale “terremoto Haiti” oppure usare la propria carta di credito sul sito
www.nphitalia.org o telefonando allo 02.54122917.
Caritas Italiana raccoglie le offerte in varie modalità: c/c postale 347013 indicando nella causale “Emergenza terremoto Haiti”; bonifico bancario IBAN IT50H0300205206000011063119; carta di credito telefonando allo 0666177001.
Chi volesse invece sostenere l’Unicef può fare un versamento sul c/c postale 745000 causale “emergenza Haiti”; utilizzare la propria carta di credito sul sito
www.unicef.it o telefonando al numero verde 800745000; effettuare un bonifico IBAN IT51R0501803200000000510051.
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